Oratorio della Santissima Annunziata • Rubiera (RE) • Venerdì 9 giugno 2017 ore 21
Elisa Lubrano organo • Giacomo Bigoni chitarra
“Six Strings in Love” - La musica romantica per chitarra omaggia Bach
PROGRAMMA
ELISA LUBRANO organo:
Andrea Gabrieli (1533 circa – 1585), Videntes stellam Magi Gavisi sunt (in epiphania Domini)
Girolamo Frescobaldi (1583 – 1643), Toccata III (dal Secondo Libro di Toccate)
Girolamo Frescobaldi (1583 – 1643), Toccata avanti il Ricercare; Ricercare post il Credo, dalla Messa degli Apostoli (Fiori Musicali, 1635)
Andrea Lucchesi (1741 – 1801), Sonata Seconda in fa maggiore
GIACOMO BIGONI chitarra:
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750), Sarabanda – Bourrée in mi minore (dalla Suite per liuto n. 2 BWV 996)
Fernando Sor (1778 – 1839), Introduzione e Variazioni sull’aria “O cara armonia”, dal Flauto Magico di W. A. Mozart
Agustín Pio Barrios “Mangoré” (1885 – 1944), El ultimo tremolo (Una limosna, por el amor de Dios)
Mario Castelnuovo-Tedesco (1895 – 1968), Capriccio Diabolico (Omaggio a Paganini)
Isaac Albéniz (1860 – 1909), Córdoba (Nocturno)
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750), Ciaccona in re minore (dalla Partita per violino solo n. 2 BWV 1004)
In collaborazione con Confraternita del SS. Sacramento della Parrocchia di Rubiera eretta nell’Oratorio della Santissima Annunziata in Rubiera.
INFO| Oratorio della Santissima Annunziata - via Emilia Centro – Rubiera (RE)
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GLI INTERPRETI
Elisa Lubrano
Elisa Lubrano è nata nel 1986. Dopo aver conseguito la maturità artistica all’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma, intraprende gli studi in conservatorio, presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri – Claudio Merulo” di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti. Consegue la competenza del 1° Livello del Corso PreAccademico di Pianoforte Principale nel giugno 2012, sotto la guida di Charlotte Lootgieter, e, attualmente, frequenta il Corso di Organo Principale con il M° Renato Negri. Partecipa a diverse masterclass di clavicembalo e di organo tenute da insigni personalità dell’ambito musicale e organistico: Peter Vizard nel 2012, Liuwe Tamminga nel 2014, Matteo Imbruno nel 2015 e 2016 e Giovanna Emanuela Fornari nel 2016. Ha già al suo attivo esperienze concertistiche sia come solista, sia in formazione cameristica. Nel 2012 concerta al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia. L’ottobre dello stesso anno a Budrio di Bologna in collaborazione con l’organista Enrico Presti, presso la chiesa Sant’Agata. Diversi sono stati gli impegni concertistici nella prestigiosa rassegna “Soli Deo Gloria. Organi, Suoni e Voci della Città”, attiva a Reggio Emilia e provincia. Partecipa, inoltre, nell’ambito di “Musica Ospitale”, operante presso il Palazzo Omozzoli Parisetti di Reggio Emilia e di “Musica Intorno al Fiume”. Nel 2015 parte in tournée concertistica a Praga con il “Coro Civico Marino – Boni” di Viadana, diretto da Marino Cavalca, che ha frequentato come cantore e organista (anche in veste di accompagnatore). Nella splendida capitale ceca tiene due concerti. Il primo, il 15 agosto, nella chiesa di Santa Ludmilla e, il giorno seguente, in Sant’Adalberto, dove Antonìn Dvoràk è stato organista dal 1873 al 1877. Quest’ultimo concerto si è svolto in occasione dell’apertura SEMT 2015, Simposio organizzato ogni due anni dal Dipartimento di Matematica dell’Università Carolina di Praga. Sempre nello stesso periodo è a Regensburg, in Baviera, dove Georg Ratzinger (fratello maggiore di Papa Benedetto XVI) ha diretto il celebre Regensburgen Domspatzen, o sia il celebre e rinomato coro della Cattedrale di Ratisbona. Ha regolare attività di organista Liturgica presso la chiesa di Santo Stefano di Poviglio (RE), dove si occupa dei due organi che ivi sono conservati e, in particolare, dell’organo antico “Riatti” restaurato nel 2005. Ha frequentato il coro della “Cappella Musicale San Francesco da Paola” di Reggio Emilia, diretto dalla musicologa Silvia Perucchetti.
Giacomo Bigoni
Giacomo Bigoni nasce a Reggio Emilia nel 1991 da genitori coristi dilettanti. Si avvicina al mondo della musica fin da piccolissimo, e all’età di 8 anni inizia lo studio della chitarra classica, iscrivendosi al conservatorio della sua città, l’Istituto Musicale Achille Peri di Reggio Emilia, dove ha studiato con Claudio Piastra, ottenendo i diplomi con lode di 1° Livello (2010) e 2° Livello (2012). Si trasferisce a Londra nel 2012, ottenendo a pieni voti un anno dopo l’Artist Diploma in Performance al Royal College of Music, studiando con Carlos Bonell e Gary Ryan. Ha inoltre seguito per un anno gli studi per un secondo Artist Diploma alla Guildhall School of Music & Drama con Robert Brightmore, gentilmente supportato da una borsa di studio completa assegnata dal Leverhulme Arts Trust. Dal 2014 è docente di Chitarra ai Corsi Pre-Accademici presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti. Chitarrista classico poliedrico, è profondamente attivo sia come solista, camerista, con repertorio orchestrale, arrangiamenti e come insegnante, oltre che nel più moderno stile fusion guitar. Si esibisce regolarmente in duo con i violinisti Francesco Ionascu (Exhibition Duo) e Tiberiu Anton Horvath. È da anni direttore dell’Orchestra di Chitarre del Conservatorio di Reggio Emilia, con la quale si è esibito in oltre 30 concerti in tutta Italia. Si è inoltre perfezionato con artisti come Alirio Diaz, Roland Dyens, Vladimir Mikulka, Michael Lewin, Flavio Cucchi, Francesco Biraghi, Carlos Bonell, Olivier Pelmoine, Graham Anthony Devine. Ha avuto apparizioni televisive e radiofoniche su Radio Vaticana (per la quale ha avuto l’onore di registrare un recital solista), Telereggio e C-Radio Web, e nel 2014 ha pubblicato il suo primo album solista, “Take Time”, edito da Discoland Records e applaudito da recensioni molto positive delle più importanti riviste italiane di chitarra. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo videoclip ufficiale, diventando il primo chitarrista (con l’eccezione del compositore stesso) a registrare il rivoluzionario brano di Gary Ryan “Benga Beat”, capolavoro che combina innovative tecniche di percussione e sonorità di sapore africano in un coinvolgente cocktail di melodie e ritmi in stile World Music. Nella sua carriera concertistica si è esibito in tutta Italia, in Regno Unito, Spagna, Svizzera e Romania. Durante il soggiorno a Londra, ha debuttato nel 2013 alla Bolivar Hall nell’ambito delle London Guitar Series. Vanta partecipazioni recitalistiche a diverse importanti rassegne e in palcoscenici di rilievo: si ricordano tra gli altri Maestros de la Guitarra (La Herradura, Andalucìa), Ateneul Roman (Filarmonica G. Enescu, Bucarest), Bistrita (Romania), Auditorium Maximum, Academia de Muzica “Gheorghe Dima” e Diesel Club (Cluj-Napoca), Royal College of Music, Purley Classics, Festival di Bellagio e del Lago di Como, Cremona, Sala Assunta (Città del Vaticano), Sant’Eligio degli Orefici (Roma), Festival Chitarristico Internazionale Estate a 6 Corde, Pescara International Music Festival, Teatro al Parco (Parma), Sala Bossi (Bologna), Auditorium G. Nicolini (Piacenza), Spazio Icarus, Sala del Tricolore e Rotary Club (Reggio Emilia), Fondazione Benetton, Accademia Tadini (Lovere), Casa Menotti (Spoleto), Einstein (Aarau). A Marzo 2016 è stato invitato ad interpretare il Concierto de Aranjuez di Joaquin Rodrigo con l’Orchestra Filarmonica di Stato ‘Transilvania’ di Cluj-Napoca (Romania), sotto la bacchetta di Tiberiu Soare, riscuotendo un grandissimo successo di pubblico. Giacomo suona orgogliosamente una chitarra in cedro del 2013 costruita da Stephen Hill. E’ risultato vincitore di numerosi premi, tra cui si ricordano il 1° Premio Assoluto al Concorso Internazionale Città di Treviso nel 2013, il 1° Premio al Concorso Chitarristico Antonio Salieri (Legnago) nel 2014, il 3° Premio (con 1° non assegnato) al Concorso Chitarristico Città di Celano nel 2013, e la Borsa di Studio Augusto Del Rio come miglior diplomato dell’Istituto Peri nel 2010. “L’artista è un giovane talentuoso ma assolutamente scollegato da vezzi e tic del concertismo tradizionale (è davvero una bella esperienza ascoltarlo dal vivo). Musica di rara eleganza, precisione e libertà: le tre parole chiave dell’intero CD e delle capacità esecutive e interpretative di Giacomo Bigoni” (Fingerpicking.net / Chitarra Acustica). “Un pensiero personale di tutto rispetto. Il risultato è artisticamente convincente” (Seicorde).