Teatro Cavallerizza • Reggio Emilia • lunedì 3 novembre ore 21
NEI CAMPI DELLE FIANDRE. MUSICA DALLA GRANDE GUERRA
LORNA WINDSOR • SOPRANO
FRANCO CASTELLANO • VOCE RECITANTE
ANTONIO BALLISTA • PIANOFORTE
MASSIMO GIUSEPPE BIANCHI • PIANOFORTE
Scelta delle musiche e presentazioni a cura di CARLO PERUCCHETTI (Centro Studi Musica e Grande Guerra)
Nei Campi delle Fiandre, musica dalla Grande Guerra, offre, a cento anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale sul fronte occidentale, letture diversificate del conflitto: musicisti colti, cantori popolari, autori di canzoni, poeti, letterati, pittori, soldati con lettere e diari raccontano il vissuto di chi era in linea al fronte e di chi era a casa non mobilitato, come gli anziani e le donne; una prospettiva non scontata e per certi versi inedita di lettura della guerra. Saranno letti alcuni stralci di lettere di soldati reggiani.
Il rinvenimento nelle biblioteche europee, da parte del Centro Studi Musica e Grande guerra (http://musicaegrandeguerra.wordpress.com/), di opere di musicisti-soldati dai fronti e dai campi di prigionia durante la Prima Guerra Mondiale sta dando risultati inaspettati sia per quantità sia, soprattutto, per qualità delle partiture. Nella mobilitazione generale dei settanta milioni di uomini, figurarono naturalmente anche i musicisti, molti dei quali continuarono a scrivere, a suonare, a cantare indipendentemente dalle condizioni di vita cui erano costretti. Spesso quei brani, che provengono dalle più svariate culture musicali, sono accomunati invece dalla partecipazione emotiva dell’autore. Molti musicisti cambieranno stile proprio in quel contesto. La musica come uscita di sicurezza per salvare la propria sensibilità, per continuare a dare un senso alla propria vita.
Serata benefica per il restauro dell’organo della Cattedrale di Reggio Emilia.
In memoria dei caduti reggiani.
PROGRAMMA
Alberto Savinio (1891 –1952) L’exécution du général (1914, da “Chants de la mi-mort”)
Trilussa (1871 – 1950) NINNA NANNA DELLA GUERRA (1914)
Colombino Arona (1885 – ?) La ragazza neutrale (1914)
Georg Fürst (1870 – 1936) Badenweiler Marsch (1914)
John McCrae (1872 – 1918) SUI CAMPI DELLE FIANDRE (2 maggio 1915)
Claude Debussy (1862 –1918)Berceuse héroïque (1914 – “Pour rendre hommage à S.M. Le Roi Albert I des Belge et à ses soldats”)
Diego Valeri (1887 –1976) CROCI DI LEGNO (1918, da “Crisalide”)
André Caplet (1878 –1925), testo di R. P. Lacordaire (1802 – 1861) La croix douloureuse (“Prière des âmes in deuil”) (1916-17)
Egon Wellesz (1885 – 1974), Richard Dehmel (1863 – 1920) Deutches Lied (1915)
Julius Bittner (1874 – 1939) Osterreichische Tanze (1918)
Wilfred Owen (1893 – 1918) ANTIFONA “PER LA GIOVENTÙ CONDANNATA” (settembre 1917)
Ivor Gurney (1890 – 1937) In Flanders (1917- testo di F. W. Harvey)
Ivor Gurney (1890 – 1937) Severn Meadows (Caulincourt, marzo 1917 – testo di I. Gurney)
Ugo Betti (1892 – 1953) CANZONETTA (1918)
Camille Saint Saëns (1835 – 1921) Marche interallié op 155 (1918)
Clemente Rebora (1885 – 1957) VIATICO (1916)
Anonimo – La chanson de Craonne (1917, da Auguste Sablon)
Giuseppe Ungaretti (1888 – 1970) SONO UNA CREATURA (Valloncello di Cima Quattro il 5 agosto 1916)
Giuseppe Ungaretti (1888 – 1970) FRATELLI (Mariano il 15 luglio 1916)
Giuseppe Ungaretti (1888 – 1970) VEGLIA (Cima Quattro il 23 dicembre 1915)
Jacques Ibert (1890 – 1962) Le vent dans les ruines (1915)
Lettera del sottotenente Ettore Mazzelli di Reggio Emilia
Alfredo Casella (1883 – 1947) Pagine di guerra op. 25 (1915)
“Brevi impressioni suggerite da visioni cinematografiche”
1. Nel Belgio, sfilata di artiglieria pesante tedesca
2. In Francia, davanti alle rovine della cattedrale di Reims
3. In Russia, carica di cavalleria cosacca
4. In Alsazia, croci di legno
Giulio Barni (1886 – 1915) IL TEMPO (1916)
Erwin Schulhoff (1894 – 1942) Grotesken op 21 (Dalle trincee dell’Altopiano di Asiago, 1917)
Lettera del soldato Giosafatte Brindani di Barco di Bibbiano, Reggio Emilia
Igor Stravinsky (1882 – 1971) Sektanskaya (Canto dissidente) (1919)
Géza Gyóni (1884 – 1917) MIRACOLI (Przemysl, 3 ottobre 1914)
Claude Debussy (1862 –1918) Noël des enfants qui n’ont plus de maisons (1915 – testo di Debussy)
Giuseppe Ungaretti (1888 – 1970) SAN MARTINO DEL CARSO (Valloncello dell’albero isolato il 27 agosto 1916)
Franz Léhar (1870 – 1948) Piave march (marzo 1918)
E.A.Mario (1884 – 1961) La leggenda del Piave (giugno 1918)
dal Diario di Luigi-Misdeo Catellani di Villa Argine-Cadelbosco di Sopra, Reggio Emilia
Enrico Cannio (1874 – 1949), Aniello Califano (1870 – 1919) O surdato ‘nnamurato (1915)
In collaborazione con: Struttura di missione per la Commemorazione del centenario della Prima Guerra Mondiale, Presidenza del Consiglio dei Ministri; Centro Studi Musica Grande Guerra; Istoreco.
INFO| Teatro Cavallerizza – viale Allegri 8 – Reggio Emilia | INGRESSO LIBERO
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GLI INTERPRETI
Lorna Windsor, a seguito degli studi di pianoforte e viola, diventò per merito, diplomandosi, Associate of the Guildhall School of Music and Drama in canto; in seguito continuò i suoi studi di perfezionamento a Vienna e Parigi. Tra i suoi maestri ed esempi sono Elisabeth Schwarzkopf, Hans Hotter e Gérard Souzay. Il suo temperamento brillante in palcoscenico la portò immediatamente all’operetta, dal suo debutto come Rosalinde Die Fledermaus a Die lustige Witwe di Lehár a Tours e a Marseille, e nella maggior parte dei ruoli di Offenbach, diretta da Jérôme Savary al Théâtre des Champs Elysées a Paris, a Radio France, ecc. Ha interpretato anche vari ruoli delle opere buffe napoletane del settecento per il Teatro Massimo di Palermo, diretta da Graziella Sciutti, e qualche ruolo di teatro di prosa. Nella musica antica, si esibisce nei canti del ‘200 dei Trobadors nella lingua occitana. Ha cantato Monteverdi a Mantova, Vienna, Praga, Budapest diretta da C. Gallico. I suoi ruoli mozartiani sono Venere Ascanio in Alba, Donna Anna nel Don Giovanni a Glyndebourne, Despina in Cosi fan tutte diretta da Claudio Abbado e nell’ edizione di Giorgio Strehler con il Piccolo Teatro di Milano, a Roma, Beijing, San Pietroburgo e Mosca. Ha cantato Salieri diretta da Frans Bruggen, Bach con Gustav Leonhardt e fra le sue incisioni ci sono Les Motets de Versailles di Blanchard. Tra i suoi altri ruoli d’opera sono Euridice nell’Euridice (Peri) al Théâtre du Châtelet, Parigi, Oscar in Un ballo in maschera a Reims, Sophie in Der Rosenkavalier a Parigi, Norina nel Don Pasquale a Verona e L’Enfant et les sortileges, per la regia di Daniele Abbado ad Ancona e Bari. Riconosciuta come interprete raffinata di Lieder, Lorna Windsor si esibisce frequentemente nella musica da camera romantica e contemporanea con ensemble, in opere di Berio (Sequenza, Folksongs, Circles), Cage, Feldman, Castiglioni, Hindemith, Crumb, Schoenberg (Pierrot Lunaire al ROH Covent Garden, il quartetto II ecc.), Denissov, Ives, Boulez, Messiaen, Kurtág (Kafka Fragments), Togni, Dallapiccola, Feldmann, nelle maggiori rassegne di oggi, ed è richiesta come interprete ideale da compositori le cui opere sono dedicate alla sua voce ed interpretazione. Collabora con numerosi solisti ed ensemble prestigiosi internazionali e artisti, tra i quali Duccio Ceccanti, Bruno Canino, il Quartetto di Cremona, Alfonso Alberti, Mario Brunello, il Trio Magritte. Si esibisce in duo con Antonio Ballista nel repertorio tradizionale liederistico e anche negli spettacoli creati per loro dove la musica, le parole e il teatro s’incontrano. Lorna Windsor insegna in vari conservatori dell’ Italia del nord, tiene masterclass e insegna privatamente a Milano e a Parma.
Antonio Ballista è pianista, clavicembalista e direttore d’orchestra; fin dall’inizio della carriera non ha posto restrizioni alla sua curiosità e si è dedicato all’approfondimento delle espressioni musicali più diverse. Da sempre convinto che il valore estetico sia indipendente dalla destinazione pratica e che le distinzioni di genere non debbano di per sé considerarsi discriminanti, ha effettuato personalissime escursioni nel campo del ragtime, della canzone italiana e americana, del rock e della musica da film, agendo spesso in una dimensione parallela tra la musica cosiddetta di consumo e quella di estrazione colta. Particolarissimi per invenzione originalità e rigore i suoi programmi, che sconfinano talvolta nel teatro ed ampliano spesso gli ambiti rituali del concerto. Dal 1953 suona in duo pianistico con Bruno Canino, una formazione d’ininterrotta attività la cui presenza è stata fondamentale per la diffusione della nuova musica e per la funzione catalizzatrice sui compositori. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Bertini, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti e con l’Orchestra della BBC, il Concertgebouw, La Filarmonica d’Israele, la Scala di Milano, i Wiener Philarmoniker, la London Symphony, l’Orchestre de Paris, le Orchestre di Philadelfia e Cleveland e la New York Philarmonic. E’ stato spesso invitato in prestigiosi festival tra cui Parigi, Edimburgo, Varsavia, Berlino, Strasburgo, Venezia, Maggio Musicale Fiorentino…Hanno scritto per lui Berio, Boccadoro, Bussotti, Castaldi, Castiglioni, Clementi, Corghi, De Pablo, Donatoni, Giuliano, Lucchetti, Morricone, Mosca, Panni, Picco, Sciarrino, Sollima, Togni e Ugoletti. Ha effettuato tournées con Berio, Dallapiccola e Stockhausen ed ha collaborato con Boulez, Cage e Ligeti in concerti monografici. Ha diretto le Sinfonie per 21 pianoforti di Daniele Lombardi e nel 2003 a New York ( Winter Garden, Ground Zero) la prima assoluta della sua “Threnodia ”dedicata alle vittime dell’ 11 settembre. Come direttore d’opera ha debuttato al teatro dell’Opera di Roma con “Gilgamesch” di Franco Battiato. E’ fondatore e direttore dell’ensemble Novecento e Oltre, formazione stabile che ha esordito nel 1995 in occasione dell’esecuzione integrale dell’opera di Webern tenuta a Palermo per l’EAOSS e gli Amici della Musica, e il cui repertorio va dal Novecento storico fino alle più recenti tendenze. Con Alessandro Lucchetti e Federico Mondelci ha costituito nel 2003 il trio Fata Morgana, che esegue musica “cross-over”. La sua passione per la letteratura liederistica lo ha portato a collaborare con i cantanti Roberto Abbondanza, Magdalena Aparta, Anna Caterina Antonacci, Monica Bacelli, Marco Beasley, Gemma Bertagnolli, Cathy Berberian, Phillys Bryn-Julson, Alda Caiello, Luisa Castellani, Laura Cherici, Gloria Davy, Claudio Desderi, Manuela Giuliano, Mirko Guadagnini, Kim Kriswell, Sarah Leonard , Anna Moffo, Alide Maria Salvetta, Susanna Rigacci, Luciana Serra, Lucia Valentini Terrani, Lorna Windsor. Legato in un sodalizio trentennale con Paolo Poli, Antonio Ballista ha lavorato inoltre con gli attori Gianni Agus, Arnoldo Foà, Monica Guerritore, Ottavia Piccolo, Toni Servillo, Franca Valeri, Milena Vukotic e Peter Ustinov e le danzatrici Marga Nativo ed Elisabetta Terabust. Incide per La Bottega Discantica, Emi, Rca, Ricordi, Wergo. Ha insegnato nei Conservatori di Parma e Milano e all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola.
Massimo Giuseppe Bianchi. Dopo gli studi di Conservatorio, ha proseguito sotto la guida di Bruno Canino e si è specializzato nel repertorio cameristico seguendo i corsi di Franco Rossi, Maureen Jones, il Trio di Trieste e il Trio di Milano. Ha studiato composizione con Vittorio Fellegara e Bruno Zanolini, frequentando, tra l’altro, una masterclass tenuta da György Ligeti. É ospite come pianista di numerose istituzioni musicali e di festival di prestigio tra i quali ricordiamo qui: Amici della Musica di Campobasso, Campus Internazionale di Musica di Latina, Società del Quartetto di Vercelli, Centro Studi Musicali “Ferruccio Busoni” di Empoli, “Settembre Musica” di Torino, Accademia Filarmonica Romana, Associazione Musicale Lucchese. Ha partecipato a molte trasmissioni radiofoniche eseguendo musica in diretta: La Stanza della musica di Rai Radio 3, Radio2 della Svizzera Italiana ecc. É stato ospite della nota trasmissione radiofonica di Rai 3 “Uomini e Profeti” in un ciclo di trasmissioni da lui ideato dal titolo “Il suono dell’ineffabile” (con Gabriella Caramore e Pierangelo Sequeri). Tra le sue numerose collaborazioni artistiche si segnalano quelle con Bruno Canino, Antonio Ballista, Luca Lombardi, Michelle Makarski, Mariana Sirbu, Guido Corti, Lorna Windsor, Quartetto Stradivari, Aron Quartett, Interpreti Italiani, Orchestra da Camera di Mantova. Nei suoi concerti affronta spesso opere di rara esecuzione e notevole impegno virtuosistico, dalle variazioni Goldberg di Bach alla Sonata di Jean Barraquè; ha eseguito più volte il ciclo completo delle trascrizioni per pianoforte delle nove sinfonie di Beethoven realizzate da Franz Liszt oltre a numerosi lavori a lui dedicati. Massimo Giuseppe Bianchi è anche un versatile improvvisatore; particolarmente significativa in tale ambito la sua collaborazione con il grande jazzista italiano Enrico Pieranunzi con il quale tiene numerosi concerti a 2 pianoforti, con Paolo Damiani e con il clarinettista francese Louis Sclavis. Nel 2011 ha preso parte, su invito di Michele Campanella, alla prestigiosa “Maratona Liszt” presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma eseguendo opere del compositore ungherese. Ha realizzato l’incisione integrale in due CD dell’opera pianistica di Giorgio Federico Ghedini uscita nel 2011 e delle opere per violino e pianoforte dello stesso autore con Emy Bernecoli nel 2013 per l’etichetta Naxos . Il suo ultimo lavoro come compositore è l’opera “Il Rossini Perduto” con il libretto di Luigi Ballerini e le scenografie di Marco Gastini, presentata in anteprima nel Novembre 2012 presso Palazzo Reale a Milano. Il suo ultimo cd è uscito a febbraio 2014 con il primo volume delle opere per violino e pianoforte di Ottorino Respighi realizzato con la violinista Emy Bernecoli per Naxos.
Franco Castellano. Di origine friulana, vive da tempo a Cagli nelle Marche. Ha frequentato l’Accademia nazionale di Arte drammatica Silvio D’Amico a Roma dove si è diplomato nel 1982. Può vantare un’importante esperienza internazionale. Dopo il diploma ha infatti partecipato al Festival di Edimburgo lavorando con Irene Worth, ha quindi frequentato stage a Berlino, Londra e New York. Nei primi anni novanta recita in alcune docufiction all’interno del programma di Giuliano Ferrara Lezioni d’amore, che sarà oggetto di censura. È poi Romeo, il simpatico personaggio omosessuale di Commesse e Commesse 2 e Michele Sacerdoti in Sospetti. È protagonista di Sarò il tuo giudice, recita nel ruolo di un ebreo in Perlasca. Un eroe italiano (con Luca Zingaretti). È il medico Denny Hope ne La cittadella con Massimo Ghini nel 2003 ed è il perfido Hermann Ludovici in Orgoglio con Elena Sofia Ricci e Daniele Pecci. Compare anche in Cime tempestose e in numerosi altri sceneggiati di successo. Ha recitato anche nella mini fiction Il sangue e la rosa, in cui interpretava un perfido e pervertito colonnello della polizia che tenta in tutti modi di fare sua la bella Isabella (Isabella Orsini).
Nel 2008 è tra gli interpreti della fiction Puccini. Sempre nel 2008 interpreta il “Secco” in Anna e i cinque. Nel 2009 è apparso nella miniserie TV diretta da Maurizio Zaccaro Lo smemorato di Collegno. Nella stagione teatrale 2009–2010 è il protagonista dello spettacolo Fiore di cactus assieme a Eleonora Giorgi e Giorgia Trasselli. Ultimi lavori in tv: nel 2011 è nel cast de La donna della domenica. film per la televisione di Giulio Base, che racconta la storia di un assassinio. Castellano interpreta la parte dell’architetto Garrone. E torna diretto da Fabrizio Costa (Paolo VI) nelle sei puntate de Il commissario Nardone, ennesima serie poliziesca, con protagonista Sergio Assisi.
Carlo Perucchetti (Brescia, 1950). Violinista. Da sempre si occupa di musica: la passione nasce subito in famiglia, studia, si diploma, dapprima insegna educazione musicale in scuole medie e licei e poi è docente di Musica da camera e quartetto presso il Liceo musicale “O. Vecchi” di Modena. Dal 1975 è professore d’orchestra presso l’Orchestra della Fondazione Toscanini di Parma, suonando nel complesso storico e nella Filarmonica. Contemporaneamente svolge un’intensa attività cameristica in duo, trio, quartetto e complessi orchestrali da camera di cui è l’animatore anche sul fronte dell’ideazione dei programmi. É fondatore e strumentista dell’Ensemble Il Teatro delle note, complesso cameristico della Fondazione Toscanini. Già dagli anni dell’università affina la passione per la ricerca musicologica e, in modo particolare, per una visione sociale della fruizione musicale, diventando referente in varie esperienze quali presentazioni scritte e orali, articoli, conferenze, pubblicazioni e occasioni didattiche di promozione-formazione musicale di base. A Sant’Ilario d’Enza, dal 1992 al 2002, è protagonista del Gruppo di ricerca sul canto popolare che documenta in modo organico la tradizione orale contadina del territorio; dal 2005 si occupa anche dell’impostazione e del coordinamento didattico della Scuola di Musica di S. Ilario, nell’ambito dell’Associazione Corpo Filarmonico di cui è presidente. È direttore artistico della stagioni musicali Musica a Sant’Ilario e Allegro con spirito. Dal 2009 conduce la ricerca sulla musica scritta durante la Prima Guerra Mondiale, spartiti e documenti musicali dai fronti e dalla prigionia; nel 2012 è fondatore del Centro Studi Musica E Grande Guerra, di cui ricopre il ruolo di coordinatore.