20 settembre 2015

Chiesa di San Francesco da Paola • Reggio Emilia • Domenica 20 settembre ore 18

KATHARINA SCHROEDER • ORGANO

PROGRAMMA 

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Concerto in La minore, BWV 593
Allegro (o Tempo Giusto) – Adagio – Allegro
Trascrizione dal concerto per due violini, archi e continuo op. 3 n. 8, RV 522 di Antonio Vivaldi (1678 – 1741)

Philip Lionel Corner (New York, 10 aprile 1933)
High Contrast (1963)
Prima esecuzione pubblica integrale
La partitura grafica/collage si trova nella collezione della Fondazione Mudima, Milano

Johann Sebastian Bach
Allein Gott in der Höh sei Ehr, BWV 662

Johann Ulrich Steigleder (1593 – 1635)
Das Vater-Unser – Auff Toccata manier

 

Si ringraziano don Pietro Adani, don Guglielmo Ferrarini, don Luca Ferrari, don Matteo Bondavalli, don Giuseppe Zanichelli, Lorenzo Adani e Franco Ferrari per la disponibilità e la preziosa collaborazione. 

INFO| Chiesa di San Francesco da Paola – via Emilia all’Ospizio, 62 – Reggio Emilia

SCARICA QUI IL PROGRAMMA DI SALA

 

L’INTERPRETE

Katharina Schröder
Katharina Schröder, 28 anni, è nata a Freiberg (Sassonia/Germania) e lavora come musicista da chiesa alla Nikolaikirche a Lübbenau (Spreewald, Germania). Nel 2011 si è diplomata in musica sacra all’Università della Musica e teatro “Felix Mendelssohn-Bartholdy” sotto la guida di Ullrich Böhme (Thomaskantor) e di Holger Gehring. Attualmente sta frequentando i master di specializzazione in Organo all’Università Tecnica di Lulea/Dipartimento d’Arte, e Comunicazione e Didattica a Pitea (Svezia), sotto la guida di Hans-Ola Ericsson.
Ha già al suo attivo un’intensa attività concertistica non solo in Germania ma in tutta Europa, proponendo in particolare le opere di J. S. Bach, e di F. Mendelssohn-Bartholdy e al repertorio di Benjamin Britten, Zoltan Kodaly e compositori contemporanei Dalla sua tesi sulla musica contemporanea “La Coerenza delle Arti e Musica di Oggi” è nata la collaborazione con il compositore e artista visivo statunitense Philip Corner, il quale attualmente risiede in Italia. È di prossima uscita la pubblicazione di un saggio sulle composizioni di Philip Corner in “partitura grafica e verbale” per organo, in particolare High Contrast del 1963.

L’ARTISTA

Philip Lionel Corner
Philip Lionel Corner (New York, 10 aprile 1933) è un compositore, pianista improvvisatore, teorico musicale, disegnatore di partiture, artista visivo e calligrafo statunitense.
Oltre al pianoforte, suona diversi strumenti musicali, tra cui il trombone e il corno alpino. Dopo aver studiato presso la High School of Music & Art di New York, Philip Corner ha conseguito il bachelor (1955) al City College di New York, dove il suo insegnante più importante fu Fritz Jahoda, e un master (1959) presso la Columbia University, dove i suoi insegnanti di composizione sono stati Otto Luening e Henry Cowell; i due anni intermedi (1955-1957) sono stati spesi a Parigi, al Conservatoire de Musique National, seguendo il corso di “Philosophie Musicale” di Olivier Messiaen.
Ha ripreso i suoi studi di pianoforte con Dorothy Taubman, che avrebbe avuto un ruolo significativo nella produzione musicale. Ha insegnato Musica Moderna presso la New School for Social Research tra il 1967 e il 1970, ereditando la cattedra fondata da John Cage. La sua carriera di insegnante è iniziata nella scuola di New York City High ed è proseguita alla New Lincoln School, dove ha contribuito allo sviluppo del dipartimento di musica e ha introdotto corsi innovativi (1966-1972). Durante questo periodo ha sposato l’astrologa e medium, Julie Winter, che era anche un ministro della Church of Religious Science, alla quale anche lui è stato associato, componendo musica da cantare durante le sessioni di meditazione. Dal 1972-1992 ha continuato ad insegnare presso il Livingston College. È poi andato in pensionamento anticipato e si è trasferito a Reggio Emilia. Lì, una vecchia amica, la ballerina e coreografa Phoebe Neville, si è unita a lui ed è divenuta sua moglie e collaboratrice.
Philip Corner fu un fondatore di Fluxus, ed è stato compositore e musicista residente presso il Judson Dance Theatre nel biennio 1962- 1964 e successivamente presso l’Experimental Intermedia Foundation dietro invito di Elaine Summers, per la cui compagnia di danza ha prestato servizio come musicista. Ha cofondato con Malcolm Goldstein e James Tenney il Tone Roads Chamber Ensemble nel 1963 (attivo fino al 1970), con Julie Winter “Sounds Out of Silent Spaces” nel 1972 (attivo fino al 1979) e, con Barbara Benary e Daniel Goode, il complesso “Gamelan Son of Lion” nel 1976 (ancora attivo).
Corner si è interessato alla calligrafia durante il servizio militare in Corea nel 1960-1961 e ha studiato con Ki-sung Kim, innamorandosi della musica tradizionale coreana, in particolare della composizione Sujecheon, che egli descrive come “il pezzo più bello della musica nella storia del mondo”. Molte delle sue partiture sono di durata indeterminata, in quanto alcuni elementi sono specificati, ma altri rimangono parzialmente o interamente alla discrezione degli esecutori. Alcuni brani impiegano la notazione tradizionale, mentre altri sono scritti con metodi alternativi. La sua opera esplora spesso il suono non intenzionale, la musica aleatoria, la musica minimalista, e spesso si avvale di strumenti e di accordature non occidentali. L’improvvisazione è importante nella sua musica e alcune “proposte di performance” tendono a portare ad una sorta di semi-trance estatica. Il contatto con gli artisti di altri ambiti, in particolare quello della danza e delle arti visive, così come un interesse profondo per le religioni orientali e lo studio della musica dei compositori barocchi e pre-barocchi influenzano particolarmente la sua attività compositiva.

Egli divide la sua produzione in cinque periodi, ciascuno riflette un approccio diverso, riassumibile in una parola:
Cultura: anni ’50
Mondo: anni ’60 e ’70
Mente: anni ’70 e ’80
Corpo: anni ’80 e ’90
Spirito e anima: dal 1999 a oggi.

Attività non musicali In aggiunta al suo lavoro come compositore e musicista, ha creato numerosi assemblaggi, calligrammi, collage, disegni e dipinti, molti dei quali sono stati esposti a livello internazionale. Ha anche scritto molta poesia, che, come una parte della sua musica, è a volte comparsa sotto lo pseudonimo coreano di Gwan Pok, che significa “Contemplazione di una Cascata”. Le opere sono regolarmente esposte in gallerie d’arte, principalmente in Europa, e sono in collezioni museali di rilievo, fra le quali i Musei Civici di Reggio Emilia.