Alif Aleph Alfa. Cantiamo insieme!

Il progetto Alif Aleph Alfa si propone di avvicinare, tramite una vera e propria fusion musicale, i fedeli delle confessioni religiose monoteiste e le Comunità straniere che risiedono a Reggio Emilia alla Cittadinanza reggiana, avviando una collaborazione concertistica basata sull’idea del reciproco ascolto e dello scambio culturale-religioso.

Alif Aleph Alfa rappresenta la continuazione ideale di Europa Africa. Cantiamo insieme!, progetto ispirato dal Dott. Alessandro Ovi e dal Maestro Renato Negri e coprodotto, nel 2010, dalla Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli – Presidente Romano Prodi e da Soli Deo Gloria. Organi, Suoni e Voci della Città.
Dal 2019 il progetto gode dell’ideale supporto del violoncellista di fama mondiale Yo-Yo-Ma e del suo Silk Road Project, organizzazione no-profit creata dal grande musicista americano nel 1998 con lo scopo di promuovere la collaborazione tra artisti e istituzioni attraverso lo scambio artistico multiculturale.

Alif Aleph Alfa è un format che prevede l’organizzazione di performances in cui si esibiscono, nella medesima serata, gruppi musicali nati in seno a diverse Comunità religiose della nostra città, in modo che ciascuno di essi proponga il proprio repertorio tradizionale, per poi concludere intonando un brano tutti insieme, solitamente composto per l’occasione da un giovane compositore.

Questi concerti vogliono dunque rappresentare il momento culminante di una sorta di “laboratorio” di vicendevole conoscenza culturale, contornato da eventi e manifestazioni collaterali di approfondimento, anche di tipo didattico; un tentativo di riavvicinare, attraverso un’inedita prospettiva musicale, tre grandi culture religiose: ebraica, cristiano-europea, arabo-musulmana.

La musica può essere interpretata dunque tanto come simbolo di sintesi e unione, quanto come straordinario mezzo tramite cui instaurare un nuovo dialogo ecumenico: ‘cantare insieme’ implica infatti il recupero del significato profondo dei termini concerto e concertare, ovvero il far con-sonare in armonia voci diverse, apparentemente distanti, eppure sorelle, in un’apparente ‘tenzone’ (certamen) in cui il conflitto, ovvero l’incontro fra culture, ne favorisce la reciproca conoscenza.

Riacquista così il proprio ultimo significato anche il concetto di interprete, a cui è affidato sì il compito tecnico di tradurre in musica i segni musicali, ma anche quello di fungere da intermediario tra linguaggi e mondi differenti.

E il titolo?

- Aleph, prima lettera dell’alfabeto fenicio ed ebraico, è foneticamente un soffio appena percettibile. Rappresenta la novità, la freschezza, la bellezza e l’armonia che Dio ha emanato all’inizio di tutta la creazione. Segna la soglia tra il manifesto e l’inconoscibile, tra il segreto e il rivelato, fra il potenziale e l’attuale. È anche simbolo dell’eternità e unicità di Dio (vedi Is, 44,6).
- Alfa, prima lettera dell’alfabeto greco, rappresenta l’onnipresenza e l’eternità di Dio. Il suo significato permette all’uomo contemporaneo di ritornare al principio, all’originario stato di unione e perfezione, dove i concetti veterotestamentari di bellezza, freschezza e armonia della creazione, sono tali proprio nell’unione in Dio.
- Alif, prima lettera dell’alfabeto arabo, è la rappresentazione dell’originario impulso creativo, della spinta primitiva al manifesto. Ogni lettera dell’alfabeto arabo ha una personalità propria collegata con Allah, il Dio supremo, e Alif, per la sua verticalità, è il simbolo di una maestà divina (non a caso Alif è anche la prima lettera della parola Allah). Per questo essa è assimilabile all’essenza incorporea e volatile dell’arte musicale.


Il primo evento concertistico nato in seno al Progetto si è svolto il 12 giugno 2010 nella Chiesa di San Filippo, con l’introduzione di Romano Prodi e alla presenza delle Autorità cittadine e diocesane: l’ensemble Capella Regiensis, le percussioni di Nzuko Di Igbo e il Coro gospel More than Conquerors hanno eseguito alcuni brani tratti dai propri repertori tradizionali (musiche di J. S. Bach, brani con percussioni africane, canti gospel), per poi infine suonare e cantare insieme in un breve brano di musica contemporanea, composto per l’occasione da Evelin Cavazzoni, giovane compositrice reggiana.

Il successivo concerto di Alif Aleph Alfa, organizzato presso l’Aula Magna reggiana di UniMoRe il 16 dicembre 2018 e dal sottotitolo Una prospettiva culturale di dialogo ebraico, cristiano, musulmano, è stato il momento più alto e simbolico di tutte le 14 edizioni di Soli Deo Gloria: Ebrei, Cristiani, Musulmani si sono trovati uniti per unico messaggio di Pace, lanciato con il linguaggio universale della Musica ed espresso con il primo e più umano fra gli strumenti musicali: la voce.

Ciascuno dei 3 gruppi vocali, dopo aver intonato alcune cantillazioni sacre nelle proprie lingue e tradizioni musicali (ebraica; cristiana, in canto gregoriano; coranica) si sono fusi insieme per eseguire una ancora una volta una composizione scritta per l’occasione da un giovane musicista, Emanuele Milani, allievo dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Peri-Merulo”.

Una terza edizione di Alif Aleph Alfa, più laica e leggera ma improntata agli stessi principi ispiratori, ha avuto luogo il 21 giugno 2019 ai Chiostri di San Pietro, nella serata della Festa Europea della Musica: a gruppi vocali e strumentali (un gruppo iraniano con strumenti tradizionali, cantanti soliste di origine ebraica che hanno proposto brani sefarditi, il coro di voci bianche CavriCanto e il Coro Alif Aleph Alfa, con musiche rinascimentali) hanno fatto da contrappunto gli strumentisti Simone Copellini (tromba e al flicorno), Patrizio Ligabue (didgeridoo e canto armonico) e il jazzista americano di origini egiziane Todd Marcus (clarinetto basso).

Dopo aver interpretato musiche delle rispettive tradizioni, l’intera compagine si è unita per cantare l’Inno alla Gioia di L. van Beethoven, dal 1972 Inno Europeo.

 


SCOPRI IN DETTAGLIO GLI EVENTI

21 giugno 2019
Alif Aleph Alpha. Cantiamo e suoniamo insieme! • Musiche delle tradizioni europee, mediorientali, ebraiche

16 dicembre 2018
Alif Aleph Alpha. Innalziamo le nostre voci, giubilando, a Dio! • Una prospettiva culturale di dialogo ebraico, cristiano, musulmano

12 giugno 2010
Europa Africa. Suoniamo insieme!